Rivista della Regolazione dei MercatiE-ISSN 2284-2934
G. Giappichelli Editore

L. Arnaudo, G. Pitruzzella, La cura della concorrenza. L´industria farmaceutica tra diritti e profitti, Luiss University Press, 2019, pp. 167 (di Giorgio Martino)


“La cura della concorrenza” affronta il delicato tema dell’applicazione del diritto antitrust al mercato farmaceutico. Tale argomento ha sempre avuto grande rilevanza, ma nello scenario attuale è divenuto di scottante attualità a causa della gravissima crisi sanitaria in atto.

Gli Autori, anche grazie alla propria notevole esperienza nell’applicazione del diritto della concorrenza, riportano un’ampia ed interessante casistica tratta dalla prassi applicativa dell’antitrust farmaceutico negli ordinamenti USA, UE e italiano. Da tale ricognizione, sembrano emergere essenzialmente tre grandi criticità.

La prima riguarda il delicato rapporto tra concorrenza e diritti di proprietà intellettuale. Come noto, si tratta di un problema trasversale, da sempre oggetto di approfondite riflessioni da parte di giuristi ed economisti. Tale questione, tuttavia, assume un rilievo ancora maggiore in ambito farmaceutico, dove l’uti­lizzo della tutela brevettuale ha una diffusione estremamente ampia (a differenza di quanto accade in altri contesti, e.g. nel settore aerospaziale), a causa degli ingenti costi della ricerca e della relativa facilità, per soggetti terzi, di replicare farmaci ottenuti a seguito di enormi sforzi di sviluppo. Il settore farmaceutico, dunque, costituisce una perfetta applicazione della teoria del sapere come public good in senso economico e del conseguente fallimento di mercato.

Se, per le esposte ragioni, in campo farmaceutico non sembra possibile prescindere dai diritti di proprietà intellettuale, gli Autori, tuttavia, evidenziano gli effetti negativi che il sistema brevettuale produce sulla concorrenza. Oltre all’inevitabile situazione di monopolio derivante dal diritto di privativa, infatti, vengono riportati numerosi esempi di condotte abusive da parte delle imprese. Ad esempio, si può citare il caso Pfizer/Xalatan, dove l’Autorità antitrust italiana ha sanzionato ai sensi dell’art. 102 TFUE le imprese del gruppo Pfizer per aver abusato dei diritti di proprietà intellettuale dalle stesse detenuti.

Un’altra importante criticità messa in luce dagli Autori riguarda il rapporto tra il diritto antitrust e i diversi strumenti di regolamentazione pubblica del mercato farmaceutico, come l’autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) dei farmaci. In proposito, viene citato il noto caso Avastin-Lucentis, peraltro recentemente commentato anche su questa Rivista, dove è stata affrontata la delicata questione del rapporto tra mercato rilevante, AIC ed impiego off-label dei farmaci.  

Inoltre, un terzo profilo critico evidenziato riguarda la dimensione globale del mercato [continua..]